Introduzione ai CAE
I Comitati Aziendali Europei (CAE) sono organismi permanenti che consentono l’informazione e la consultazione dei lavoratori dipendenti delle aziende transnazionali con sedi in almeno due paesi dell’Unione europea. La possibilità della loro istituzione è stata prevista dalla Direttiva sui Comitati Aziendali Europei del 1994 (Direttiva 94/45/CE), che è stata successivamente aggiornata e ha preso la forma della Direttiva 2009/38/CE.
I motivi principali per istituire un tale meccanismo sono stati la necessità dei lavoratori dipendenti di rispondere ai processi di sviluppo della globalizzazione nell’economia mondiale e la necessità di una maggiore integrazione nell’Unione europea, anche in termini di dialogo sociale. Con la maggiore internazionalizzazione delle attività aziendali, è necessario introdurre un livello di dialogo sociale che corrisponda al livello del processo decisionale all’interno dell’azienda e, quindi, equilibri la posizione del datore di lavoro e dei dipendenti. I Comitati Aziendali Europei hanno introdotto un nuovo livello europeo di relazioni industriali. Essi raffigurano la prima vera istituzione europea che rappresenta gli interessi a livello di impresa transnazionale. Riflettono anche la necessità di rispondere all’europeizzazione delle imprese emergenti dal mercato unico europeo. In questo modo i Comitati Aziendali Europei integrano i canali nazionali di informazione e consultazione esistenti.
I CAE sono organismi che rappresentano dei lavoratori dipendenti con sede nell’Ue all’interno delle società multinazionali. Attraverso di essi, i lavoratori dipendenti delle imprese o dei gruppi di imprese operanti in due o più Stati membri dovrebbero essere informati e consultati sulle questioni transnazionali che li riguardano. I CAE svolgono un ruolo importante nell’allineare gli obiettivi economici e sociali all’interno del mercato unico, innanzittutto nel mondo del lavoro in evoluzione. I CAE creano un collegamento tra i dipendenti della stessa azienda o dello stesso gruppo in diversi Stati membri e forniscono una struttura che consente un dialogo efficace tra la direzione centrale e i rappresentanti dei lavoratori dipendenti all’interno di questi soggetti.
L’istituzione dei Comitati Aziendali Europei (CAE) è fondamentale per facilitare la comunicazione, l’informazione e la consultazione tra le imprese multinazionali e i loro dipendenti. Tuttavia, molte organizzazioni si trovano ad affrontare difficoltà nell’istituire e gestire efficacemente i CAE, a causa dei diversi quadri giuridici, delle differenze culturali e della mancanza di conoscenze e competenze. I CAE promuovono una comprensione comune delle sfide transnazionali affrontate dalle grandi aziende multinazionali e il coinvolgimento dei dipendenti nel processo decisionale, con l’obiettivo di scambiare possibili soluzioni, facilitarne l’attuazione e aumentare l’impatto delle decisioni strategiche prese dal datore di lavoro.
La legislazione dell’UE sui CAE mira a colmare il divario tra il processo decisionale aziendale sempre più transnazionale e i diritti dei lavoratori dipendenti all’informazione e alla consultazione, definiti e limitati a livello nazionale. Quando le decisioni aziendali vengono prese a livello transnazionale, il sistema nazionale di informazione e consultazione non consente ai dipendenti di diversi Stati membri di organizzare insieme le informazioni ed esprimere le proprie opinioni o preoccupazioni su queste questioni transnazionali.
Il numero di aziende dotate di CAE è rimasto relativamente stabile negli ultimi decenni. Il tasso di copertura e il numero totale di CAE non sono cambiati in modo significativo, con i neoistituiti CAE che hanno preso il posto di quelli disciolti, principalmente a causa di ristrutturazioni (fusioni).
Secondo i dati disponibili nel 2021, 3.676 società multinazionali operanti nello Spazio Economico Europeo (SEE) costituivano un’impresa o un gruppo di imprese nell’ambito di applicazione della Direttiva, impiegando quasi 30 milioni di lavoratori dipendenti nello Spazio Economico Europeo. In circa 1.000 aziende operano 55 Comitati Aziendali Europei o accordi sull’informazione e sulla consultazione transnazionale stipulati tra i rappresentanti dei lavoratori dipendenti e la direzione centrale.
Per settore di attività, la maggior parte dei CAE sono concentrati nelle grandi multinazionali del settore metallurgico, dei servizi o della chimica. I CAE possono essere istituiti nelle compagnie sotto la giurisdizione di uno Stato membro dell’UE/SEE, anche se la sede della compagnia si trova al di fuori dell’UE. Il maggior numero di CAE si trova nelle aziende multinazionali con sede negli Stati Uniti (170), in Germania (124), Francia (102), Regno Unito (92), Svezia (69), Paesi Bassi (58), Svizzera (48 ), Italia (38), Finlandia (37), Belgio (36), Giappone (31).
1. Cosa sono i Comitati Aziendali Europei e qual è la base giuridica per la loro istituzione?
2. Qual è lo scopo dell’istituzione dei Comitati Aziendali Europei?
3. Come si sono sviluppati i Comitati Aziendali Europei dall’adozione della Direttiva?